“…per conoscere un altro è necessario pensarlo dentro di se, riservare per lui uno spazio nella nostra mente. Una relazione non si sostanzia del semplice stare vicino fisicamente, ma della capacità di tenersi dentro l’un l’altro; così come la comunicazione affettiva tra due persone non è semplice trasmissione di contenuti o informazioni, ma dialogo tra interiorità, armonizzazione di mondi interni. Conoscere l’altro, riservargli uno spazio nella propria mente, è possibile solo identificandosi, seppure transitoriamente, con lui. È grazie all’empatia, cioè alla capacita di provare i sentimenti dell’altro attraverso il ricorso all’autoanalisi e la ricerca, nella propria esperienza, di qualcosa di analogo a ciò che l’interlocutore sta in quel momento vivendo, che è possibile comprenderlo…”
Maria Antonella Galanti
Da “Affetti ed empatia nella relazione educativa”