Gioco d’azzardo: vizio o malattia?

Striscia contro il gioco d'azzardo patologicoIntervista alla Dr/ssa Roberta Minacci

Che cos’è il GAP?

E’ una vera e propria dipendenza perchè implica la fuga dalle proprie fragilità nei rapporti con le persone e, al posto di uno scambio, di un rapporto anche di lotta, con un essere umano, si mette la sfida con una macchina.
E’ una dipendenza perchè come l’abuso di alcool o di cibo non implica il gusto, il piacere: non è un gioco, non è divertente.
E’ una dipendenza perchè il bisogno di giocare aumenta e con esso aumenta la certezza di perdere.
E’ una dipendenza che se ne trascina altre dietro: una volta creato un danno economico, per non sentire il baratro in cui si sta scivolando l’abuso di alcool e/o di droghe è la norma.
Allorchè si coglie di avere danneggiato anche altre persone emerge la gravità di questa dipendenza: nasce il pensiero che la propria morte libererà tutti.
E’ una dipendenza clinicamente riconosciuta dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità, catalogata dal DSM IV e curata presso i SERT e presso le Comunità di Recupero per le Tossicodipendenze.
Non è strano che il gioco d’azzardo venga pubblicizzato liberamente su televisioni e su internet?
La Legge non vieta il Gioco d’Azzardo né la sua Pubblicità.
Strano, perchè quella sulle sigarette è vietata, anzi sui pacchetti ci sono le famose frasi che ci avvertono che il fumo nuoce gravemente alla salute.
Forse, in ogni pubblicità è questo che andrebbe scritto: ‘Può generare dipendenza. E’ meglio non iniziare’.

Intervista con il Dott. Stefano Oliva

Spesso capita di sentirsi dire: “Ho il vizio del bere; del gioco…“; più raramente invece le persone affermano:
“Sono un alcolista; un fumatore dipendente (tabagista); un giocatore patologico”.

Ma l’alcol, il fumo, il gioco d’azzardo sono vizio o malattia?

La risposta più corretta è: dipende! Bisogna innanzitutto intendersi sui termini.
Il vizio, infatti, è un comportamento deliberatamente messo in atto, al quale si riferiscono connotati moralistici negativi. In sostanza è un comportamento.
La malattia invece è una condizione che il soggetto subisce e che lo priva di qualcosa (della salute in primo luogo).

Quando il vizio diventa malattia?

Il fumo, l’alcol, il gioco d’azzardo rimangono un “vizio” finché non insorgono le caratteristiche tipiche della dipendenza e cioè: la tolleranza bisogno di sempre più sostanza o più gioco per ottenere lo stesso livello di eccitamento l’astinenza nervosismo, ansia, tremori se si tenta di smettere la perdita di controllo presunta
capacità di poter smettere, senza riuscirci nella realtà.
Così come esistono bevitori sociali e fumatori occasionali, esistono altresì giocatori sociali, per i quali il gioco d’azzardo rimane un’attività di divertimento, in cui investire deliberatamente parte del proprio tempo e del proprio denaro (circa il 95-96% di chi gioca d’azzardo o di chi beve alcolici). Per alcune persone, tuttavia, quello che sembrava un semplice vizio si trasforma in una vera e propria “schiavitù”, coinvolte come sono in dinamiche “prive di controllo“.

Dott. Stefano Oliva

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