“In punta di piedi” è una poesia di Debora Corridori nata all’interno del progetto “La gioia dell’impossibile” – musica, parole e immagini dal carcere, in cui l’autrice racconta in forma poetica l’esperienza personale che ha vissuto con i detenuti della Casa circondariale di Grosseto. La poesia è stata letta da Maria Rita Pagni, membro dell’Associazione culturale Movimenti, durante la performance finale dei detenuti il 26 maggio 2014. Successivamente la poesia è stata arricchita da alcune immagini elaborate da Piero Bronzi, interpretata da Maria Rita Pagni e dall’autrice stessa, e proposta al concorso Internazionale di poesia “Alda Merini”.
In punta di piedi …
In punta di piedi
ho bussato
a una porta irta
di chiavistelli
e vincoli …
Difficili da penetrare,
difficili da condividere.
Non sapevo che cosa avrei trovato …
oltre.
In mano poche idee,
un po’ di tempo …
il misterioso desiderio di esserci,
inconsapevolezza.
In punta di piedi mi sono avvicinata …
apparente lontananza di un mondo estraneo,
vite scoperte a forza,
dolore e privazioni insopportabili,
abbandoni e rimorsi,
voglia di farcela,
paura di farcela …
camicie di forza legate strette strette
a un cuore avido e generoso di parole …
In punta di piedi,
colori, forme, racconti
conquistano il vuoto,
scavato giù in fondo
da acqua impietosa,
paziente e testarda di tragedie quotidiane
o fiume in piena di inganni ed eventi crudeli:
il vuoto cangia in spazio,
possibilità …
occasione …
gioia dell’impossibile,
inspiegabile, inattesa, presente …
Avete colmato di semi preziosi
queste mani incerte e indegne …
ad ogni incontro …
e in punta di piedi, come non so,
germogliano nel mio giardino
nuove piante da offrire …
Vorrei aver lasciato qualcosa anche io …
Vi lascio la mia gratitune …
E uno spiraglio sulla bellezza che siete,
più potente,
sempre,
di ogni ingannevole voce assassina,
che si ostina a negarla.