Chi siamo?
L’attività che viene svolta dall’ Associazione MoviMenti si caratterizza per la modalità operativa del “working in progress” in vari aspetti di ricerca e di applicazione psico-sociale mediante iniziative legate alla salute mentale, educativa, di welfare, di salvaguardia della salute e dell’integrità psichica in genere, salvaguardia delle persone e dei vari ambienti in cui la persona è inserita.
In particolare, dall’anno 2011, quello della sua costituzione, ad oggi, gli ambiti di interesse e di intervento si sono orientati verso il Gioco d’ Azzardo Patologico, verso la ricerca sul Femminile nell’ Immaginario, verso l’ Espressione e la Creatività delle Persone Recluse.
Ognuno di questi ambiti ci è apparso come una rappresentazione di un “Mondo dentro una Gabbia” in cui l’identità, la vitalità, e la fantasia degli esseri umani vogliono liberarsi.
Isolamento e Separazione in queste situazioni sembrano di primo acchito sinonimi, ma in realtà sono situazioni diametralmente opposte: Isolamento è uno stato di negazione del tempo e dello spazio della persona in cui la mancanza di contatto con altri essere umani libero e liberamente voluto si unisce all’impossibilità di solitudine creativa o di rapporti altrettanto creativi. Separazione è, altresì, la possibilità di allontanarsi da ambiti personali di difficoltà con se stessi e con gli altri, da storie personali di disadattamento, violenza inflitta o patita, mancanza di autostima e di desiderio di evoluzione.
La prigionia della dipendenza di un essere umano da una macchina che promette fantasticate e impossibili vittorie è l’isolamento dal confronto con le persone, inevitabile per la creazione e lo sviluppo degli affetti, dell’identità, del desiderio.
L’isolamento di ogni donna che viene relegata nel ruolo rigido di una pornostar, o di una vittima, o di una velina, o di una femmina-madre-moglie-lavoratrice non più donna, nega l’evoluzione di sé, la scelta del libero fluire dei propri cambiamenti, la possibilità di utilizzare il proprio tempo e il proprio spazio per la crescita personale.
I reclusi oltre che vivere in condizioni fisicamente disumane di cui ormai tutti siamo a conoscenza, non hanno a disposizione i programmi e i mezzi concreti per il cambiamento personale che è il progetto fondamentale all’interno dell’esecuzione delle pene detentive.