Nessun uomo è un’isola. Riflessioni sull’identità.

 

«Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, l’Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te».

Nessun uomo è un’isola, dice John Donne (…) siamo invece tutti penisole, per metà attaccate alla terraferma e per metà di fronte all’oceano, per metà legati alla tradizione e al paese e alla nazione e al senso e alla lingua e a molte altre cose.

Mentre l’altra metà chiede di essere lasciata sola, di fronte all’oceano.

(…) nessuno è un’isola e nessuno (…) potrà mai amalgamarsi completamente con l’altro.

 

John Donne,
Da Meditazione XVII
Devozioni per occasioni d’emergenza


Amos Oz Contro il Fanatismo

 

Lascia un commento